| | | OFFLINE | Post: 10 | Registrato il: 27/04/2019 | Città: BERGAMO | Età: 33 | Sesso: Maschile | Utente Junior | |
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23/05/2019 17:05 | |
Narvick: Giardini del Palazzo Reale
14:51 [Errante - Elementale] Isidor [Giardini P.zo Reale] {Sensi Ipersvil.-Perc.Magica}Ha lasciato la locanda cittadina ancor prima che il sole sorgesse. Raccolte le sue cose, si è immesso in strada, dopodiché ha camminato a lungo per le sue vite osservando come e quanto si siano lentamente riempite di gente via via che l'astro diurno andava alzandosi. Verso il mezzodì è piacevolmente incappato in quelli che, a sua insaputa, sono i Giardini del Palazzo Reale: qui, dopo aver tenuto gli occhi aperto in caso qualche erba lo salutasse nei dintorni, ha trovato un buon punto tranquillo ai piedi di un albero e s'è disteso ad occhi chiusi, beandosi di quell'atmosfera. Attualmente ancora si trova in quella posa, supino: la testa scarlatta è posata sul proprio zaino in pelle a mo' di cuscino. Camicia bianca e pantaoni neri a coprire il suo corpo, semplici e comodi; i piedi sono nudi, le gambe liberamente distese, il ginocchio destro di poco piegato in alto. Le braccia sono sotto la nuca, le dita delle mani incrociate. Sebbene le palpebre siano abbassate, i suoi sensi elementali gli permettono d'udire la più piccola variazione percettiva.
14:55 [Errante - Mezzelfo lv4] Vanessa_Mortis [giardini] Le temperature si sono leggermente alzate. Il timido sole fa appena capolino da alcune nuvole soffici e vaporose. Una giornata tranquilla e più che silenziosa, forse proprio per questo motivo la giovane ibrida ha deciso di uscire dalla sua stanza. Ormai sono giorni che alloggia alla locanda e i suoi studi ed esperimenti procedono come sempre, in lentezza e solitudine. Sta iniziando ad apprezzare quel silenzio che prima era percepito in maniera così assordante almeno da lei. La ragazza ha quindi deciso di ritornare in quei giardini dove tempo addietro aveva avuto modo di incontrare il sovrano. Addosso ha un' elegante veste femminile, dalla tonalità blu notte. Maniche lunghe che lasciano appena le spalle scoperte. Il folto crine biondo ricade libero lungo buona parte della schiena e del petto. I fili d'oro sono stati ornati dietro al capo da alcune piccole treccine che confluiscono al centro del retro del capo in un fermaglio appuntito. Le mani pieni di tagli e cicatrici, così come il resto del corpo sono appena visibili, celati dal tessuto della veste. Il passo é lento e cadenzato, privo come sempre da ogni qual forma di fretta. Le iridi ghiacciate scivolano lentamente lungo il sentiero che sta percorrendo, lasciando che le lunghe e folte ciglia scure sfarfallino lentamente. Sarà lungo questo suo incedere, che potrebbe forse scorgere la figura dell'elementale lì presente. Il pallido viso si inclina appena verso la spalla destra, lasciando che il sottile sopracciglio destro si sollevi per qualche istante, fino a formare un piccolo arco. Ciò che principalmente attira la sua attenzione é l'assenza di scarpe altrui. Si avvicinerebbe [bella giornata per riposare]
15:01 [Errante - Elementale] Isidor [Giardini P.zo Reale] {Sensi Ipersvil.-Perc.Magica}Che abbia udito o no l'arrivo della mezzelfa prima che s'avvicinasse, egli solleverà appena le ciglia solo all'udire l'altrui voce. Qualche istante di silenzio, mentre le iridi color del miele andranno a focalizzarsi sulla fanciulla e i colori che esibisce. [Concordo] mormora, andando piano a sollevare il peso del proprio corpo e poggiandosi sui gomiti, ancor semi-disteso. Sbatacchia gli occhi e stropiccia un poco il naso. [Lieta giornata a voi] saluta educatamente, serio, andando ad inclinare lievemente il capo mentre studia l'aspetto di Vanessa come farebbe un gatto. Lo sguardo poi vaga distratto al cielo, dove le nubi pascolano alternando la luce solare diretta ad una più ottenebrata, ma comunque sempre piacevolmente presente; il vento va sovente a smuovere alcuni dei suoi lunghi ciuffi rossi impreziositi di grezze treccine che cadono ai lati del viso e scivolano giù sul petto dal tessuto candido. Ritornano poi sul di lei volto. Le labbra rientrano appena in un'espressione di ponderazione, per poi schiudersi. [Abitate a Narvìck?] domanda, usando un accento che forse non è del tutto corretto. [Io sono qui da poco.]
15:08 [Errante - Mezzelfo lv4] Vanessa_Mortis [giardini] prosegue il suo incedere e si appresta al nuovo interlocutore, fermandosi solo quando gli sarà abbaststanza vicina. Le iridi chiare scrutano ed osservano le fattezze fisiche altrui, mentre le mani dalle dita affusolate si portano lentamente dinnanzi al grembo, lasciando che le dita della destra, stringano delicatamente il polso sottile del braccio opposto. Le spalle si rilassano lentamente e seguirà silenziosamente i movimenti altrui. Le orecchia semi a punta, che tradiscono la sua natura ibrida, vibrano appena percependo le parole altrui. Un lieve cenno del capo in direzione di Isidor, mentre il Busto si inclina leggermente i n avanti. [lieto giorno] cerca di rimediare in qualche modo all'assenza di saluto precedente. Torce appena il Busto, cercando quindi di prendere posto vicino alla corteccia dell'albero, sotto al quale lvelementale ha trovato ristoro. Il capo si reclina appena e le iridi risalgono verso i suoi rami. Non osserva più l interlocutore, ma rimane I n ascolto. Scuote quindi appena il capo a destra è a sinistra a quella prima domanda [no] le labbra si schiudono e la linrgua va a scoccare contro il palato, generando un sonoro sciocco [ alloggio alla locanda...] indizio del fatto che non vive li[ cosa vi porta in questa cittadina marittima... Messer....?] torna ora a volgere meccanicamente il viso verso quello altrui, quasi a voler invogliare l'altro a presentarsi. Sfarfallano le lunghe ciglia mentre le labbra rosse e carnose vanno a premere lentamente tra loro.
15:18 [Errante - Elementale] Isidor [Giardini P.zo Reale] {Sensi Ipersvil.-Perc.Magica/Forma mezzelfo}Mentre Vanessa viene ad avvicinarsi, egli si metterà seduto, portandosi con le dita ciocche di capelli dietro le orecchie sì da aver libera visuale. Poi sposta lo zaino contro il tronco dell'albero, usandolo quindi come cuscino, e vi si posa delicamente contro con la schiena. Ora guarda l'interlocutrice da quella nuova posa, le braccia morbide abbandonate lungo i fianchi, le mani aperte sulle cosce cinte dagli scuri pantaloni morbidi. [Ah, il Granchio Scorbutico] precisa, scandendo con estrema precisione e lentezza il nome appreso da poco. [Isidor] si presenta brevemente, annuendo un poco, e continuando a cercare l'altrui sguardo. Permane un'espressione placida sul viso. [Io.. sono qui per.. apprendere come funziona la vita di città] prosegue spiegandosi, con alcune brevi pause; pare stia usando parole di cui ha conosciuto da poco tempo il senso, come fossero in una lingua a lui straniera. [Ah] esclama poi. Torce il busto a sinistra, mentre va a sfilare lo zaino da dove si trova e, con calma, le mani lo aprono per andar a prendere qualcosa al suo interno. Dopo pochissimi istanti Isidor torna a voltarsi verso Vanessa con un lungo stelo dalle foglie alterne di un verde intenso; piccoli fiori bianchi lo costellano. La mano destra glielo sta porgendo. [Ecco. In dono per voi. Prego.] Gli occhi si posano sul fiore, poi su quelli della mezzelfa. [In segno di cordialità e amicizia..] prosegue, leggermente meno spigliato di prima.
15:27 [Errante - Mezzelfo lv4] Vanessa_Mortis [giardini] Il viso lentamente si muove, e le iridi scivolano ad osservare quell'albero, come se ne vedesse uno per la prima volta. Il palmo della mancina, pieno di tagli, si solleverà portandosi lentamente a contatto con il rugoso tronco. [mmm...] mugugna piano, mentre le palpebre si chiudono lentamente. Inspira ed espira per qualche secondo prima che torni ad osservare l'interlocutore, in quei movimenti che gli consentono di sedersi meglio contro l'albero. Sente nominare la locanda ed annuisce lentamente [Esatto, ci siete già stato?] sfarfallano le ciglia, mentre la destra si porta ad una ciocca di capelli dorati, ricaduta lungo il viso, riportando lentamente dietro al rispettivo orecchio semi appuntito. Ode quel nome e lo ripeterà [isidor..] schiude appena le labbra in un accenno di sorriso [piacere.] inclina appena la testa in sua direzione, emula do un inchino appena accennato [io sono vanessa] altro non aggiunge riguardo a sé. Rimanendo per qualche secondo ad osservare l'altro. Inclina di poco il viso verso la spalla destra, lasciando così h ch e una ciocca lì presente ricada lungo il rispettivo braccio [la vita di città, dite?] le sopracciglia sottili e chiare si sollevano appena. Premono tra loro le labbra prima di osservare quel fiore che l'altro le porgerà. [oh..] le labbra si schiudono appena e il lato destro delle labbra rosse si solleva. [grazie..] fette quindi le gambe, cercando di accovacciarsi vicino all'altro. Renderebbe quindi la mano destra sfregiata verso quel fiore e se riuscisse a prenderlo lo porterebbe al viso per annusarlo [conoscete il linguaggio dei fiori, Isidor?] domanda qiindi lentamente, prima di tornare a fissarlo con le iridi chiare.
15:36 [Errante - Elementale] Isidor [Giardini P.zo Reale] [Si]sulla locanda. Ma non aggiunge nient'altro al riguardo, osservando con estrema attenzione la mano di lei che va a sistemarsi i capelli e quindi a mostrare l'orecchio mezzelfo. [Vanessa! Vanessa.]ripete annuendo lieve, ed accennando un sorriso. [Avete un bel nome.]Lascia poi liberamente che l'altra possa, se lo vuole, impossessarsi di quel vegetale: in fondo ha compiuto quel gesto proprio affinché l'altra lo prenda. Per un paio di respiri l'elementale si limita a rimandare il proprio sguardo dentro quello chiaro di Vanessa, senza alcun intento particolare o espressione a mutargli le fattezze. [Abbastanza] dice poi, distogliendo lo sguardo per posarlo sulle dita scoperte dei proprio piedi avanti a sé. [Credo che un fiore debba essere donato, prima che esser esaminato. Sta in quello il suo valore: nel motivo per cui lo si dona.] Si umetta velocemente le labbra. [A volte io li metto nei capelli, o ci faccio delle collane o delle coroncine. Decorano l'aspetto umanoide in maniera sopraffina] prosegue con tranquillità, sempre guardando i propri piedi. Si volta infine. [Vi piace stare qui? Ai piedi di quest'albero?] Una pausa. [Non voglio costringervi. Possiamo spostarci, se preferisce.]{Sensi Ipersvil.-Perc.Magica/Forma mezzelfo}
15:45 [Errante - Mezzelfo lv4] Vanessa_Mortis [giardini] premono tra loro le labbra carnose, mentre l'orlo inferiore del vestito scivola lungo le'rba e il terreno sottostante. Sente ripetere il suo nome due volte e lo sguardo con fare meccanico ritorna al suo interlocutore e vi ci si sofferma. [grazie... Credo derivi da vanità, in realtà.. O che comunque sia ad esso connesso] scocca la lingua contro il palato, generando in sonoro sciocco prima di cogliere quel fiore e so chiudere appena gli occhi, percependo il suo profumo. Ritorna a posare la sua attenzione sul nuovo interlocutore. Ode quella sorta di suggerimento e lo sguardo si porta al fiore [mmm... Vediamo, allora..] porta l ostello dietro l'orecchio destro, adagia do e sistemando accuratamente li il fiore [così?] solleva appena il lato destro delle labbra rosse. A quella domanda, istintivamente lo sguardo si porterà alle fronde dell'albero. [dovrebbe disturbarmi?] scuote appena il folto capo verso destra e sinistra [no, state tranquillo. Non mi disturba... Anzi.] sfarfallano le ciglia [perché non indossate le scarpe?] un cenno verso i piedi altrui prima di proseguire [e... Se posso, come mai desiderate imparare come funzioni la vita di città?] scocca nuovamente la lingua prima di andare. Questo punto, pure lei a sedersi, appoggiando la schiena contro il tronco rugoso dell'albero. [non ha nulla di speciale...] un suo commento personale, prima di attendere risposta altrui. Un lieve soffio di vento le scompiglio il folto crine, ciocche d'oro vanno a rifarle il viso ma per ora la giovane pare non badarci. Lascia fare, rimanendo assorta in un qualche pensiero
15:56 [Errante - Elementale] Isidor [Giardini P.zo Reale] Le sopracciglia di lui s'inarcano appena e mostra un sorriso più acceso dei precedenti mentre le iridi volgeranno appena da un color ambrato ad un giarro aranciato più vibrante. Ma forse, nella luce solare, non sarà così visibile. [Vi sta a meraviglia] commenta con un tono piuttosto dolce. Anche lui rimira le fronde dell'albero. [Non tutti gradiscono] dice con semplicità, alzando una spalla.Si fissa poi i piedi, giocherellando un po' con le dita nello smuoverle fra loro, quasi per gioco. [Dite che dovrei comprarmi delle scarpe?] domanda curioso. [Do nell'occhio?] E poi, corrucciando la fronte, [Dovreste provare anche voi. Anche solo un attimo. E' bello sentire l'erba sotto i piedi.] La fronte si ridistende, mentre un sorrisetto sornione s'accende sulle labbra di lui, per spegnersi quasi subito. Non risponde in tempo alla successiva domanda perché l'altra aggiunge che la vita di città non ha niente di speciale. Quindi un sospiro si produce dalla sua bocca, sorridente. [Finalmente!] Una veloce risata asciutta. [Qualcun altro che la pensa così. Mi credereste, se vi dicessi che sono nato e cresciuto lontano dalle città? Perciò sono qui. Mi.. incursiosisce] E sbaglia palesemente il dire dell'ultima parola. [Voi cosa fate nella vita?] chiede subito dopo, con innocente rapidità e schiettezza.[Mi piace scoprire le persone]. Nel mentre ha posato la nuca contro la corteccia dell'albero e va godendosi il cinguettio degli uccellini e la brezza contro il viso e i capelli smossi. {Sensi Ipersvil.-Perc.Magica/Forma mezzelfo}
16:05 [Errante - Mezzelfo lv4] Vanessa_Mortis [giardini] Raddrizza lentamente le spalle. Adagia lentamente il capo al tronco, prima di so chiudere gli occhi chiari. Lascia che l'aria lvaccarezzi. Inspira ed esprima profondamente, mentre il florido petto sale e scende. Ode quel complimento e sorride lentamente [grazie] sfarfallano le ciglia mentre ascolta [non vedo nulla di male, nel trovare ristoro a contatto con la natura. Concede... Silenzio] premono tra loro le labbra. Torce di poco il viso verso la figura dell'elementale. [se volete adeguarvi alla vita di città, credo a malincuore che dovrete..] lei lo sa bene. Lei é vissata per anni in città. Si sollevano le sopracciglia e una lieve risata viene trattenuta, mentre la destra si porta dinnanzi alle labbra rosse [ dipende...] sul fatto di dare nell'occhio. Lo sguardo si abbassa lentamente alle proprie calzature e scuote lentamente la testa [dovrei... Ma vedete certe abitudini sono difficili da estirpare. Trovete scomode le scarpe e vi sentirete quasi "nudo" senza...] sospira, volgendo lo sguardo altrove [io essendo vissuta in città, ho il problema contrario] regole e abitudini sono incarnate in lei. Arriccia il naso a quel dire [incuriosisce...?] sfarfallano le ciglia [sapete leggere e scrivere?] si domanda ora[non voglio offendervi. Anche io adoro conoscere le persone] o studiarle. Cosa fa? [mi occupo della morte. Dei cadaveri... Del ciclo della vita] un sussurro lieve, mentre la lingua scivola lungo il contorno labbra [voi? Che lavoro fate?] la domanda viene rigirata più che in maniera lecita.
16:15 [Errante - Elementale] Isidor [Giardini P.zo Reale] Permane in silenzio mentre lei scocca le sue risposte, donandole sguardi o stando seduto morbido col volto ritto avanti. Finché ella non prouncia la parola "nudo". [Ma stare nudi è bello] pronuncia, così, come se stesse parlando del tempo atmsferico. Sbatte aritmicamente le palpebre. [Almeno, a me piace..] Quindi si schiarirà la voce, passandosi la mandritta sulle labbra. [Oh, si. Leggere e scrivere. Lo so fare. Me l'hanno.. insegnato i miei genitori..] proferisce, con una certa incertezza, volgendosi direttamente al sole che ora fa capoolino fra le nubi.[Nessuna offesa] aggiunge, del tutto atono. Così torna a guardar in viso Vanessa quando lei si spiega su ciò di cui si occupa. [Davvero?] con una certa freddezza nella voce, quasi allarmato. [Cioè.. intendete..] Non potrebbe essere più serio adesso. [..voi uccidete?] Potrebbe apparire turbato. Gli occhi sono adesso decisamente schariti, d'un giallo quasi glaciale. La linea della mascella pare netta, dura, scolpita mentre vien digrignata. Resta in silenzio a fissarla, abbassando lo sguardo sull'erba che li separa. [Faccio molti lavori. Il necessario per perseguire i miei scopi. Molti] lapidario ora; ma non sgarbato o pungente. E' una voce più bassa, tinta da un misto di preoccupazione e fastidio.{Sensi Ipersvil.-Perc.Magica/Forma mezzelfo}
16:22 [Errante - Mezzelfo lv4] Vanessa_Mortis [giardini] inclina lentamente il viso verso la spalla destra, mentre lo sguardo scivola lungo le mani piene di tagli. A quell'affermazioni su l quanto sia bello essere nudi, il viso si volgerà verso l interlocutore. Non per ciò che ha detto in sé, non ne è turbata ma.. [mi ricordate un mio amico. Anche lui la pensa così] e il volto di Ezra andrà a prendere forma per qualche breve secondo dinnanzi ai suoi occhi. Lascia glissare il discorso tornando sulle abilità altrui ed annuirà [da dove venite?] domanda rimanendo in tema prima di sollevare con fare scettico il sopracciglio destro. [no. Non uccido] semplice il discorso [studio i cadaveri delle persone... Come sono morte. E cerco di capire cosa accade dopo che il soffio della vita é venuto meno. Studi di putrefazione, etc. Sono una sorta di medico] spiega ora, senza scomporsi. Ascolta il dire altrui ed annuisce [un tuttofare, quindi] non le sfugge il tono altrui ed assottiglia lo sguardo [poi.. Sinceramente... Credete davvero che se una persona fosse un mercenario verrebbe a rivelarlo con tanta facilità? Soprattutto in una città come questa?] sfarfallano le ciglia, e solleva appena le spalle [conoscere le persone é un "gioco" molto interessante ma anche difficile. In quanto, gli umani usano maschere per la maggior parte della loro vita] esprime quindi un suo pensiero, prima di inspirare nuovamente a fondo. Le labbra premono tra loro e le dita della destra saliranno ad una ciocca di capelli, giocherellandovici per qualche attimo.
16:33 [Errante - Elementale] Isidor [Giardini P.zo Reale] I di lui occhi scivolano, con una lentezza spropositata, sino ad incontrare quelli di Vanessa mentre lei si prodiga in quella spiegazione atta a dar voce ai proprio pensieri. E, altrettanto lentamente, il viso dell'elementale torna ad illuminarsi, rasserenarsi, mentre un lento e profondo sospiro esce dalla gola. Deglutisce. [Avete ragione.. un mercenario.. qui in questa città..] Si sforza di mostrare un sorriso, ma senza troppo successo: tuttavia ci prova. Ed ascolta il dire successivo, sul conoscere la gente e le maschere. [Si..] Un secondo riflessivo, ma senza distogliere gli occhi da lei. E, dopo un po', riprende a parlare..[Ciò che dice è vero. E mi aiuta invero. Sa..] Un sospiro nasale. [Non sono un granché a rapportarmi con gli altri. E'.. è anche per questo..] Alza le mani per sbatterne sonoramente i palmi contro le cosce. [..è per questo che sono qui. Sto.. imparando, ecco] E lo dice con un insolito trasporto. [Non vorrei avervi spaventata. Ma uccidere è orribile. E non tollero l'argomento.. il lavoro di cui vi occupate è senz'altro interessante e utile al mondo, ne sono certo.] Deglutisce di nuovo, annuendo. [Per rispondervi, non ho una provenienza precisa. Sono un ramingo di Aengard dalle buone intenzioni. Prendetemi così] si spiega, ora rilassando i muscoli facciali per mostrare di nuovo un accenno di sorriso. [Ci terrei a sincerarmi che non mi abbiate preso in antipatia. E' che ho a cuore certi argomenti.. scusatemi.] La sua attenzione ricade sul fiore al'orecchio di lei, e lì vi rimane, pensoso. {Sensi Ipersvil.-Perc.Magica/Forma mezzelfo}
16:43 [Errante - Mezzelfo lv4] Vanessa_Mortis [giardini] le labbra rosse e carnose si schiudono appena e la lingua fa capolino. Scivola lungo il loro contorno con lento fare, mentre le parole altrui tornano alle sue orecchia. Ascolta e leggermente sorride, un sorriso ambiguo che appare solo per una manciata di secondi. [ci saranno sicuramente..] torna quindi a volgersi e a cercare il viso altrui [sono ovunque e poi... Siamo tutti dei potenziali assassini.] la lingua scocca contro il palato [ io credo che nessuno possa affermare nulla... Almeno fino a quando non si trova nella situazione stessa. Conoscere se stessi é difficile, figuriamoci gli altri] come sempre da voce ai suoi pensieri, senza freni. Sfarfallano le ciglia, prima di tornare alle fronde degli alberi che li circondano. Il capo si abbassa di poco e si agita a destra e a sinistra [relazionarsi con gli altri non è mai semplice.] detto, ciò si alzerebbe, portando i palmi al tronco dietro di sé, e puntando i piedi a terra. Sfarfallano le ciglia tornando a Isidor [non si può andare a genio a tutti, tenetelo a mente. In più... Non prendetela come una sconfitta i n caso qualcuno possa non avere una buona reputazione di voi] scocca la lingua contro il palato[é normale] Raddrizza il Busto e le mani scivolano lungo il tessuto della gonna per sistemarlo [figuratevi. Non sono una persona che prova antipatia facilmente.] il lato destro delle labbra si solleva. Tende la mano verso l'altro, i n caso volesse alzarsi. Per aiutarlo[ se volete posso accompagnarvi a fare un giro per la città] propone quindi, prima di attendere risposta. [è.. Se amate gli animali, in locanda vi è un gatto che mi aspetta..] semplice il dire, prima di muoversi dai giardini con o senza l'altro.
16:51 [Errante - Elementale] Isidor [Giardini P.zo Reale] Come precedentemente fatto, rimane in silenzio ad ascoltare, assorbire il più possibile quelle parole e i concetti che esprimono. Risponde soltanto con cenni del capo, tenui sorrisi, movimenti delle sopracciglia. Al che accetta di buon grado l'aiuto di lei nell'alzarsi; nel mentre, la mancina rotea di lato per agguantare il proprio zaino e con un movimento fluido, una volta in piedi, lo inforca sulle spalle. Il mantello da viaggio è appallottolato al suo interno per fare consistenza, quando lo adoperava poco prima a mo' di cuscino. Dunque, iniziando a incamminarsi con lei, verbia..[Allora.. adesso siamo amici?]domanda, del tutto ingenuo, ma puro, sorridente. [Mi piace l'idea. Va bene, andiamo.] Anche se in realtà la citttà già la conosce molto bene, ma intende stare un po' più in compagnia di Vanessa. Sgranerà gli occhi al dir sul gatto, poiché molto ama gli animali; ma non dirà niente, sotto quello strano sorriso non troppo aperto che spesso viene a dipingersi sulle sue labbra. Così camminerà volentieri per le strade di Narvick in compagnia di Vanessa, finché non vorranno separarsi o andare assieme in locanda.{Sensi Ipersvil.-Perc.Magica/Forma mezzelfo}
Narvick: Porto
22:50 [Errante - Elementale] Isidor [Porto|scogli] Da qualche tempo l'elementale si è recato al porto, per poi spingersi ancor più verso la spiaggia e andare a sedersi sugli scogli. Il mantello da viaggio è ancora appallottolato dentro lo ziano appena acquistato, ora al suo fianco; la camicia bianca è aperta quanto più possibile così da rendere scoperta la base del collo e il centro del petto nella scollatura a v; le maniche sono alzate fino ai gomiti. Le gambe, fasciate dai pantaloni neri anch'essi risvoltati sino al ginocchio, ondeggiano a penzoloni dallo scoglio su cui egli siede, un poco rialzato dal livello del mare. Ha i capelli rossi raccolti in un'alta crocchia in cima al capo, dalla quale alcuni ciuffi scivolano giù. Le mani alzate davanti al viso, si sta dilettando in quella ch'è per lui un'arte di espressione molto intima e profonda: la musica, suonando un flauto. Una melodia calma, ricca, a tratti struggente, di certo che evoca uno stato riflessivo; accompagnata dallo sciabordio delle onde contro gli scogli.(Musica: www.youtube.com/watch?v=6ixhN9umyp4) {Sensi Ipersvilup.-Perc.Magica/Forma Mezzelfo}
22:50 [Errante - Elementale] Isidor usa abilità: Suonare uno strumento
22:57 [Errante - Sirenide] Yaraned [Narvick] [Porto Militare] Il rosso del tramonto fu piú vivido che mai, tutto sembra di rame ed oro. Una brezza lieve scompiglia i capelli marmorei della giovane, mentre l'acqua rinfresca la lunga estremità ramata. L’odore della salsedine le pervade le narici, il rumore dell’acqua e' una musica. Assapora l’aria ancora una volta in un bel respiro. Il sole aveva raggiunge l’orizzonte e le ombre si erano fatte sempre più lunghe. L’acqua è decorata dalla spuma bianca. L’aria si rinfresca e frizza sulla pelle, accarezzandola dolcemente. Il sole scompare completamente e lascia spazio alla notte. Gli occhi curiosi sono orientati verso l’orizzonte, oltre i confini, alla ricerca di qualcosa che non riusciva a trovare nel luogo in cui era. Le palpebre si chiudono, mentre le mani palmate si alzano verso i capelli, portandoli in avanti, giocandoci subito dopo. Le rosee labbra si aprono leggermente, consentendo alla gradevole voce di ella di venir fuori [C'è un audace marinaio, che attendo dentro al cuore, non conosco il suo nome, ma ho bisogno del suo amore. O fanciulle innamorate, venite tutte qua, l'allegro e audace marinaio, un giorno arriverà...] La candida voce suona misteriosa, giungendo al gelido buio della notte. Dalle la labbra rosee un sospiro, le iridi chiare si abbassano, verso l'estremita. Ella non ricordava con precisione quando e dove avesse sentito quella canzone, ma la memoria si aggrappava ad una soave voce femminile, che da bambina, tentava in tutti i modi di farla addormentare, cantandole questa dolce melodia. L'attenzione di lei viene catturata da una piacevole melodia, non molto distante da dove ella si trova [Uh...] il busto si gira completamente verso quel s
22:57 [Errante - Sirenide] Yaraned usa abilità: Cantare
23:04 [Errante - Elementale] Isidor [Porto|scogli] Prosegue nel suonare, le palpebre abbassate, lasciandosi accompagnare dal fruscio costante della brezza marina che agisce come una seconda musica, insostituibile e necessaria al suo prodigarsi calmo col flauto. Ma è mentre s'avvicina al termine della musica che l'udito gli permette di captare un suono, fresco: una voce conosciuta, non troppo distante, nell'atto di cantare. E' certo di conoscerla. Continua comunque suonando, sinché, con un'ultima nota, dolce, morbida, va concludendo quella melodia che esce dal profondo della sua essenza, senza pre-costruzione. Un sospiro nell'allontanare il flauto dal viso e aprire le palpebre. Così potrà, nel buio della notte, intravvedere forse una macchia chiara spiccare sulle acque; ha una vista sublime, ma comunque in assenza di luce non può fare miracoli. Ad ogni modo, intuisce di chi si tratti. Infila veloce il flauto nello zaino, per poi allungare appena il collo in avanti, stringendo gli occhi. [Yaraned?] chiama ad un moderato volume di voce. Mani e piedi aderiscono ben bene allo scoglio su cui siede, sì da permettersi di sporgersi il pià possibile senza cadere. {Sensi Ipersvilup.-Perc.Magica/Forma Mezzelfo}
23:13 [Errante - Sirenide] Yaraned [Narvick] [Porto Militare] Mentre gli occhi scrutano la figura artefice della melodia, ella riconosce il ragazzo ,subito dopo aver spostato lo sguardo sui capelli rossici di lui. Sul volto appare un sorriso goioso [Isidor!] il braccio si eleva, mentre la mano si muove velocemente, con l'intento di salutarlo [Buona sera] parla ella, immergendosi in acqua, con l'intento di nuotare nella direzione di lui. Il viso fuoriesce subito dopo, le iridi chiare si posano sulla figura maschile [Quella bellissima musica..] esprime subito, ansimando per lo sforzo compiuto, il sorriso si allarga [Eravate voi? È stupenda!] si complimenta, avvicinando il corpo nudo allo scoglio, posando i gomiti su esso, e appoggiando la testa sulle braccia pallide [Siete davvero bravo] continua a complimentarsi lei, non distogliendo lo sguardo da lui [Come mai al porto?] domanda, bramosa di risposte, spostando una ciocca di capelli marmorei lateralmente.
23:24 [Errante - Elementale] Isidor [Porto|scogli] Così ode quella voce di nuovo, per lo più chiamarlo per nome; non può che essere lei. Attende che s'avvicini andando a sistemarsi di nuovo comodamente sull'umida roccia, semplicemente seduto, le mani una sopra l'altra poggiate sulle cosce. [Buonasera] le sorride genuinamente, inarcando le sopracciglia mentre posa gli occhi ambrati sui suoi lineamenti, familiari. [L'avete sentita? Ne sono felice. Grazie, sono contento che vi piaccia. Si, sono bravo] spiega tranquillo, senza troppa inflessione tonale, annuendo. [Anche voi lo siete! Vi ho sentita cantare] Alza la mandritta all'orecchio destro, tamburellando alla sua base con l'indice. [Siamo bravi entrambi] sentenzia, posando l'attenzione sulle sue fattezze senza scomporsi. Ed abbassa la mano per riunirla alla gemella. Alla sua domanda, abbassa gli occhi sul mare al di sotto dei suoi piedi penzolanti. [Speravo di incontrarvi di nuovo] esclama piano poi, serio in viso. [L'altra volta me ne sono andato in maniera sgarbata, credo] prosegue. Un'altra pausa, ora cercando le iridi altrui nel buio. [Dovete sapere..che..] Accenna un sorriso. [..sto imparando a gestire le mie emozioni. Ecco. Non sono abituato a ricevere complimenti. E voi siete stata molto gentile a dirmi quelle cose l'altra sera. Perciò vi ringrazio] Esibisce il suo migliore sorriso, o almeno ci prova. [Come state? Avete trascorso bene il vostro tempo?] {Sensi Ipersvilup.-Perc.Magica/Forma Mezzelfo}
23:38 [Errante - Sirenide lv1] Yaraned [Narvick] [Porto Militare] Ella affondo le dita nei capelli marmorei, mentre il volto si inclina delicatamente di lato, osservando nei minimi particolari il volto di lui, le labbra si aprono leggermente [Certamente lo sentita! Aveva un tono così dolce e travolgente] le palpebre si chiudono per un istante, mentre ella tenta di memorizzare sottovoce la melodia [Non dovete ringraziarmi, è la verità!] sentenzia lei, ferma, ridendo poi all'onesta di egli sulla sua bravura. Il viso si tinge di un rosso intenso, mentre la mano va a coprire il volto imbarazzato [M-mi avete sentita? non sono così brava...] le dita cercano una ciocca di capelli biancastri, nervosamente [Davvero?] domanda, riferitasi al volerla rincontrare, le iridi si illuminano, mentre le labbra non smettono di mostrare un sorriso [Non siete stato per niente sgarbato, non preoccupatevi] lo rassicura lei, avvicinandosi ancor di più alla scogliera, così da far fuoriuscire la coda ramata [Non c'è bisogno di ringraziarmi Isidor...] il viso ritorna a colorarsi di rosso [Dico solo ciò che penso...] ella alza le spalle [Molto bene!] conferma, rispondendo alla domanda [Sono riuscita a farmi un'amica e...] ella distoglie lo sguardo dagli occhi di lui [...a capire alcune cose] ridacchia nervosa, al ricordo della confessione fatta alla ragazza [Voi invece?] le braccia si stendono, mentre il corpo della giovane si eleva e si avvicina curiosa a lui [Come avete passato il vostro tempo?] chiede a sua volta.
23:50 [Errante - Elementale] Isidor [Porto|scogli] Gli occhi miele cadono sulle di lei gote quando s'arrossano, ed egli assume un'aria quasi intenerita, nel ritrovar su di lei quella qualità, che eppure rievoca ancora curiosità in lui.[Ma certo che siete brava, cantate come.. come una sirena] Sulle prime si blocca, smettendo di respirare, come in una specie di bislacca contrazione muscolare di tutto il corpo; poi prorompe in una veloce, sguaiata risata, che poco s'accoppia al suo normale atteggiamento. Smette di ridere con un colpetto di tosse, sbattendo forte gli occhi e ricercando quelli di Yaraned. [Ah. Ottimo] dopo averla ascoltata spiegarsi su ciò che ha fatto.[Anch'io mi sono fatto un'amica. Si chiama Vanessa. E' bello avere amici, vero? Ci si scambiano consigli e opinioni molto meglio che con qualcuno che non è un amico.] Ovvio, scontato, ma forse non per lui, a giudicar dall'entusiasmo fanciullesco col quale ha appena parlato.. La osserva avvicinarsi mentre fa ondeggiare i piedi nudi avanti e indietro sopra al pelo dell'acqua. [Anche noi siamo amici?] domanda di getto, fissandole i capelli, la coda. E ritorna agli occhi. [Possiamo parlare come degli amici? Senza parole formali? Ovvero.. ciao, Yaraned, come stai?] emula un'ipotetica conversazione breve falsando di poco il tono della voce. [Così. Trovo che a questo modo sia più piacevole parlare, e anche più facile.] Le sorride di nuovo, demarcando le fossette sulle guance. {Sensi Ipersvilup.-Perc.Magica/Forma Mezzelfo}
00:06 [Errante - Sirenide lv1] Yaraned [Narvick] [Porto Militare] Il rossore svanisce, ma l'imbarazzo è ancora presente [Le sirene sono brave nel cantare e sedurre con la loro voce..] spiega, dando per scontato che egli lo sapesse già [Sei stato il primo ad avermi sentito...] confessa, ascoltando con piacere la risata di lui [Si, mi piace averne una] dice, portandosi le mani sulle spalle, sorridendo lievemente subito dopo [È stata anche la prima volta che un'amica mi ha abbracciato] la testa si inclina, mentre gli occhi chiari si incastrano nelle iridi giallastre di lui [Insomma, il significato che esprime è affetto quindi...] parla, non sapendo neanche lei con precisione a cosa si riferisca [È un gesto di amore giusto? Abbiamo parlato allungo di questo argomento] continua a spiegare, ripendando all'interessante parlare della giovane [Noi? Amici?] ella annuisce, seguendo lo sguardo di lui, distogliendo subito dopo le perle chiare, quando il giovane incrocia le iridi di lei [Certo] conferma, sorridendo [A me piace parlare con te, Isidor, potete esprimervi come più vi aggrada con me] lo chiama per nome, cercando di familiarizzare con semplicità quella nuova situazione [I vostri occhi oggi non cambiano colore?] domanda curiosamente, ricordandosi del meraviglioso modo in cui le iridi mutano.
00:18 [Errante - Elementale] Isidor [Porto|scogli] [Abbraccio?] chiede alzando un sopracciglio. Prosegue nell'ascolto delle sue parole e..[Gesto d'affetto o di amore..] Sembra perso in una memoria o una sensazione dimenticata, gli occhi alzati verso la pallida ombra della luna calante dietro la spessa coltre di nubi che oscura il cielo notturno. Le iridi si sono scurite, passando lentamente ad un azzurro tendente al blu. [E com'è?] Si umetta le labbra, socchiudendo poi gli occhi. [Non do un abbraccio da.. moltissimo tempo] dice, senza rivelare a cosa si riferisce, la voce ridotta a un filo sussurrante. Per poi cambiare argomento alla sua ultima domanda. [I miei occhi? Cosa?] li fa roteare. [Oooh.. intendi.. ] Si posa le dita della mano destra sulla suddetta guancia. [E' vero. Può essere che tu abbia notato qualche variazione nel loro colore. E' quando provo qualcosa di speciale. Quando il mio equilibrio emozionale cambia stato e dunque la mia linfa interna fa sì che...] Ma in quel momento si blocca, serrando le labbra in una linea, e sgrana un poco gli occhi, sollevando le sopracciglia. Pare che al momento non voglia aggiungere altro; si limita a guardare con un'insolita intensità Yaraned adesso, come ad attendere una sua reazione di qualche tipo. [{Sensi Ipersvilup.-Perc.Magica/Forma Mezzelfo
00:29 [Errante - Sirenide lv1] Yaraned [Narvick] [Porto Militare] [Si abbraccio] risponde ella, allungando in avanti le mani [È...una cosa che qui sulla terra fanno molto] presume, facendo scivolare le braccia lungo i fianchi [È...rassicurante..] risponde alla domanda, stringendosi poi nelle spalle [E come esser protetti da qualcuno...] continua a spiegare, osservando il ragazzo, e ascoltando dopo il suo dire [Oh capisco] dice, inclinando il capo [Hai bisogno di un abbraccio?] domanda d'impulso, imbarazzandosi subito dopo [C-cioe' siamo amici, quindi...] decide di non continuare la frase, nervosa [Oh, ma è fantastico!] si complimenta, rimanendo poi in silenzio ascoltando il dire di lui [che...] le iridi di posano sugli occhi di lui incuriosita, il viso si inclina , mentre la mano palmata si posa delicatamente sul collo. Le labbra rosate sono socchiuse, mentre il viso e rilassato.
00:46 [Errante - Elementale] Isidor [Porto|scogli] La voce gli ritorna scricchiolante, emergendo dalla gola, le labbra socchiuse. E con voce rinnovata ricomincia a parlare, piano piano.. protendendo le mani in avanti. [Non ho detto niente di sbagliato?] cercando l'altrui attenzione. Da blu notte le riidi torneranno lievemente verso un azzurro..[Io.. semplicemente non voglio spaventare nessuno] Dopo di che, con un profondo sospiro, ripenserà al dire precedente della sirena e, in stato leggermente confusionario, produrrà un altro sospiro. [Se è rassicurante.. e.. protettivo..] Fa quindi per scendere dallo scoglio. Non sa se lì l'acqua è troppo profonda, ma comunque allunga i piedi e raggiunge l'acqua; con un tonfo e numerosi schizzi si ritrova, senza troppo star a pensarci su, a mollo in mare fino ad altezza dell'ombelico. La camicia bianca subito diventa aderente al corpo, bagnandosi in buona parte per i getti sollevati; i capelli si sciolgono dalla crocchia cadendo tutti disordinati su un lato del corpo, inzuppandosi un po' anch'essi. Così alza, un po' impacciato, le mani.[Un abbraccio?] Se l'altra glielo permetterà, andrà quindi a sfiorarle le spalle, poi, infilando le braccia nei suoi capelli candidi, unirà le proprie mani poggiandole sul retro del collo altrui, con una presa forse troppo salda e senza curarsi affatto di quanto le sia vicina o addosso; il viso va alla destra di quello della sirena, il mento che le sfiora la spalla. E mormorando pianissimo, le dirà vicino all'orecchio.. [Io non sono un mezzelfo, Yaraned. Sono un elementale. Non dirlo a nessuno, però, per favore. Ma a te voglio dirlo. Non so perché.] E così resta immobile.{Sensi Ipersvilup.-Perc.Magica/Forma Mezzelfo}
00:58 [Errante - Sirenide lv1] Yaraned [Narvick] [Porto Militare] Il tempo scorre letamente. Troppo. Perché quello sguardo così intenso? Ella non lo sa, ma non può far ammeno di osservare quegli occhi giallastri, aspettando qualche minimo cambiamento di colore. Le labbra carnose si aprono leggermente, con l'intento di proferire parola, ma qualcosa le blocca, fermandole all'istante, richiudendole subito dopo [Isidor...] lo sguardo si fa dolce al dire di lui, non sa come consolarlo, vorrebbe aggiungere qualcosa, ma la ragione le dice di non fare altro. Le braccia pallide si allungano aspettando ed osservando la figura avvicinarsi. Quando egli si posiziona davanti a lei, ella si avvicina,stringendosi a lui, posando le mani palmate sulla schiena del ragazzo, e la guancia destra sulla sua spalla. Il silenzio pervade, e l'unica voce che lo rompe e quella del giovane, che confessa la sua vera natura [Non lo dirò a nessuno, promesso] la mano stringe la camicia di lui, mentre il volto scivola, posizionandosi davanti agli occhi giallastri del compagno [Puoi dirmi tutto quello che ti senti di dire, sono qui apposta] sul volto, un sorriso, seducente e tenero, mentre le iridi si illuminano [Scusami, ti sei bagnato...] lo sguardo si abbassa verso la camicia ormai zuppa di lui, le gote si arrosiscono, mentre il viso vaga imbarazzato.
01:11 [Errante - Elementale] Isidor [Porto|scogli] Quel contatto lo assapora interamente, sia prima sia dopo aver proferito quella silente confessione al di lei orecchio; perché profonda e ricca è a miscela di sensazioni che ora accendono dal di dentro l'essenza dell'elementale. Reminescenze di genitori di una vita passata ormai dimenticata, un'assenza troppo prolungata di contatto fisico, e poi quelle assurde sensazioni che sperimenta quando vede la sirena arrossire. Cosa vuol dire? Non gl'importa.. vuole solo starsene lì il più a lungo possibile abbracciato a lei, mentre la sua linfa elementale pare diventar come effervescente: che sensazione sublime. Ora l'altra si discosta, quindi lui si limita a guardarla negli occhi; Yaraned potrà vedere che quelli di lui sono di un verde intenso adesso, smeraldo come quello del cuore d'una foresta. [Non sei spaventata?] dice subito, ignorando del tutto il suo appunto sull'essersi bagnato. [Io credevo che la gente si sarebbe spaventata, se avessi rivelato la mia natura] Permane a guardarla negli occhi così da vicino, senza forma di timore o timidezza; anzi, è come se dovesse spalancare ulteriormente gli occhi per reggere quella vicinanza, come a voler cogliere ogni suo singolo dettaglio ora che può guardarla così. Così spunta un sorriso sulle sue labbra, le mani ancora poggiate sulle altrui spalle. [Hai dei bei capelli. Ma te l'ho già detto, credo] sentenzia con una velocità e semplicità incredibile, quasi atono. [E anche gli occhi. Anche se i tuoi però non cambiano colore.. ma sono belli lo stesso] Parole piene d'innocenza, ma anche di sincerità, e forse.. una specie di commozione? Ed un pelo d'ironia.{Sensi Ipersvilup.-Perc.Magica/Forma Mezzelfo}
01:23 [Errante - Sirenide lv1] Yaraned [Narvick] [Porto Militare] [Spaventata?] ella lo guarda sorpresa, inclinando il capo [Perché dovrei?] le iridi vagano, prima si soffermano sui capelli rossici di lui, poi sugli occhi, che per goia di ella, cambiano colore. Sul volto non compare nessun sorriso ,anzi, la giovane pare amaliata da quel colore così intenso, quasi senza parole [Non ho paura di ciò che sei] continua [Le persone devono accettarti così] questa volta ella sorride, continuando ad osservare le iridi di lui, avvicinando di poco il capo [E-eh...] il viso si avvicina al petto di lui, nascondendo il volto per l'imbarazzo, interrompendo alle iridi chiare il contatto con gli occhi di lui [G-grazie...] sussurra agitata [I miei occhi? ma sono così semplici...] le palpebre si chiudono, mentre il volto si rilassa contro di lui [Anche i miei capelli, non sono niente di che...] commenta, rimanendo poi in silenzio.
01:36 [Errante - Elementale] Isidor [Porto|scogli] Non sbatte nemmeno le palpebre, nel guardare e ascoltare la sirena. E prende una profonda inspirazione, quando gli vien detto che dovrebbero accettarlo per com'è. Impalato, le sopracciglia quasi corrucciate in segno di lieve shock, abbassa il mento poi, lasciando che ella posi il capo sul suo petto e vi affondi il viso. Istintivamente, alza entrambe le mani e le posa sul suo capo, e le lascia lì, ferme, deglutendo. La sua faccia ora sembra un puzzle di pensieri contrastanti che fanno a lotta per rimanere uno il più a lungo dell'altro, ma fortunatamente ella non potrà saperlo. Sinché i lineamenti si placano, con un lungo sospiro, mentre gli occhi si stringono forte. E tenterà di andare a fare una carezza con la mano destra sugli altrui capelli. [Sono bianchi come la neve.] E dopo una pausa, andando ad addolcire lo sguardo che vaga ora sul mare intorno a loro.. [Mi ricordano qualcosa di puro e candido, come la neve d'inverno che viene a posarsi su di me quando sonnecchio nei boschi.. oppure come vetro. Fragile, ma bellissimo, come il ghiaccio. Come una perla di vetro negli abissi marini. I tuoi occhi. Credo.] Un'altra pausa. [Quindi sono belli. Si] come a sottolineare un concetto che va per forza esaltato, probabilmente sarebbe da stupidi non farlo! [Tu hai mai visto una perla marina? Io no.Ma immagino sia magnifica]sentenzia, cambiando drasticamente argomento, ma continuando ad assestarle delicate e lunghe carezze con la mandritta sui capelli; la mancina invece cerca la sua schiena, e lì si ferma, cingendola con morbidezza. [Hai sonno? .. o meglio... tu dormi di notte?]{Sensi Ipersvilup.-Perc.Magica/Forma Mezzelfo}
01:49 [Errante - Sirenide lv1] Yaraned [Narvick] [Porto Militare] Il dire dell'Elementale la culla dolcemente, intanto che ella arrosisce ai complimenti di lui [Ti ringrazio] sussurra, gli occhi ancora chiusi [Mai nessuno mi ha resa così bella a parole] continua, sorridendo in risposta alle carezze di lui [Si, ho visto tante perle marine, sono meravigliose...] risponde poi [Sai, io non ho mai visto una foresta] confessa, un poco dispiaciuta [Ho il presentimento però che sia qualcosa di unico e rilassante] spiega, con tono goioso [Come te] confessa, stringendosi di più a lui [Solo un po'] ridacchia, risponde alla domanda [Di solito, quando sono stanca, tramuto la mia coda in gambe e vado alla ricerca di una locanda dove passare la notte] la punta dell'estremita risale in superfice [Ma la maggior parte delle volte riposo in spiaggia] lo sguardo si alza lievemente [Voi?] chiede [siete stanco?]
02:00 [Errante - Elementale] Isidor [Porto|scogli] Va sempre più rilassandosi, mentre ascolta le sue parole. [Mhh. no] risponde infine. [Io non dormo. Non ho mai sonno, né bisogno di dormire. Se lo faccio è solo per entrare in meditazione profonda, rilassare il corpo, gli occhi.. i pensieri..] si spiega, ora con tono vago e assai calmo, continuando con quei gesti di premura che lo fanno stare così bene, e che sta provando per la prima volta. E' questo quindi, forse, ciò che prova quando si innamora? Non può saperlo, ma è probabile. E' bello. E strano. E.. come descriverlo? La mente sopraffina dell'elementale macina questi pensieri mentre, al contempo, seguita a rispondere e carezzare Yaraned.. [Ma se vuoi possiamo andare in locanda, ti accompagno. Oppure possiamo stare qui sulla spiaggia.. troviamo un posto tranquillo e guardiamo il cielo, ascoltiamo il mare.. lo sai che la sabbia è un insieme di milioni e milioni di microscopici cristalli di tutti i colori possibili? Possiamo guardare anche la sabbia.] Si dilunga, anche con un certo interesse e leggero entusiasmo, su quell'argomento, essendo proprio "il suo campo". [Si è alzato un po' di vento quindi forse è meglio che sia riparato.. e quando hai sonno puoi addormentarti. Io starò lì vicino a te, e controllerò che non venga nessuno a importunarti. Così vedo anche come dorme una sirena] conclude così il discorso, con un lieve sorriso, inarcando le sopracciglia. Qualunque cosa ella decida di fare, lui la asseconderà: non può separarsi da lei ormai, non fino a quando non sorgerà un nuovo sole. Non ha minimamente idea del perché, sa solo che è questo quel che vuol fare. {Sensi Ipersvilup.-Perc.Magica/Forma Mezzelfo}
02:11 [Errante - Sirenide lv1] Yaraned [Narvick] [Porto Militare] [Oh!] interessata ella ascolta il suo dire, annuendo subito dopo [Possiamo rimanere qui, noi sirenidi siamo immuni al freddo] spiega, sorridendo subito dopo [Davvero? Non lo sapevo!] confessa ella, riferitasi alla sabbia, nessuno glielo aveva mai spiegato. [Così mi sento protetta...] sussurra, dopo aver ascoltato il dire di lui, sorridendo goiosamente alle sue parole [anche se non credo sarà così interessante guardarmi dormire] ella ridacchia, socchiudendo subito dopo gli occhi [Buonanotte Isidor] il viso si rilassa, le labbra si socchiudono. I capelli scivolano davanti al viso, mentre la coda si rilassa lentamente. Ella rimarra' lì con lui, sentendosi protteta e al sicuro, lontana dai cattivi pensieri, fin quando, il mattino seguente, entrambi decideranno cosa fare.
[Modificato da Isidor Fairlynight 24/05/2019 02:19] |