| | | OFFLINE | Post: 325 | Città: TRIESTE | Età: 38 | Sesso: Maschile | |
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  07/05/2019 19:50 | |
Ed anche in serata iniziano le Celebrazioni per gli Dei. Nello stesso modo di quelle pomeridiane, nella piazza festosa e festante di Narvick ha inizio la cerimonia coadiuvata dallo stesso officiante del pomeriggio. La bellezza dei fiori, l'illuminazione leggera, la splendida musica degli Artisti accompagnano la bellezza della Cerimonia ora che ha inizio.
Ed è grazie al richiamo dell'Officiante che inizia la celebrazione chiamando coloro che faranno l'omaggio a Raswa-ti.
L'arcidruida inizia così la sua preghiera:
"Occhio che guarda, occhio che osserva e che scruta oltre l'apparenza. Raswa- ti, Signora della Magia e del Fato, Maestra delle arti divinatorie, nobile e saggia Dea Alata. Tu che infondi sapienza nelle menti mortali e dissipi il buio dell'ignoranza, continua a rischiarare la strada di coloro che credono e accendi la fiamma della Conoscenza nelle menti che la cercano. Noi, Druidi e tuoi adepti, ti siamo fedeli ora e sempre. "
Ed ad infondere maggiore energia nella preghiera vi è anche Yansel sul palco a concludere, assieme a Dhana, la preghiera per Raswa - ti.
"Il Nostro nome, il nostro Ordine, il nostro sapere ti appartengono."
Si percepirà un battito d'ali. Sarà però alle parole di Yansel che nel cielo si mostrerà una donna con ali nere, vestita di nero, ma dalla carnagione chiara ed i capelli candidi. Lo scettro in mano e la voce che si dipanerà nell'aeree si, ma anche nelle menti dei presenti. [Signora della Conoscenza e del Potere che essa rappresenta. Chi è ha la conoscenza governa il mondo, potendo scegliere al meglio come agire.] conclude alle parole di Yansel e Dhana, ponendosi di fronte al palco, con le ali ovviamente a diversi metri da terra, con l'abito che beh, nasconde le grazie, per via delle gambe piegate. [La Conoscenza delle arti mistiche dona sapienza ed estrema forza a chi può padroneggiarle, lasciate che la sapienza, lasciate che la sapienza, sia in voi e vi completi totalmente.] voce ferma, forse un peletto austera, ma alla fine è Dea del Fato. Si mostrerà nuovamente l'officiante, fissando la Dea con un sorriso.
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E l'officiante or chiama coloro che son pronti a parlare di Feriy esibendone la presenza del suo Campione.
Il Campione va il suo ingresso. E' il suo momento:
"Preghiere? forse per gli altri sei...culto? forse per gli altri sei, ma chi spezza davvero le catene non è un culto, non è certo una preghiera presa e imparata a memoria da qualche vecchio libro polveroso. Davvero serve pregare il dio di un vero stile di vita? della libertà che è dentro ognuno di voi? basta solo abbracciarla spezzando le catene della consuetudine, della monotona esistenza dietro a regole che nascono solo per essere infrnate perchè nasciamo dal caos e caos torneremo. Feriy? lui è già qui è l'amico che vi sorride in piazza, il tizio che vende dolci laggiù e che si bea di vedervi sorridere e lasciarvi andare dopo qualche birra perchè iniziate ad essere ciò per cui siete nati.. LIBERI la libertà che nessuno vuole che stringiate perchè altrimenti non ci sarebbe potere per i re, schiavi per altri dei... allora lasciatevi andare, cedere alla passione cedete..abbandonate la maschera ordinata delle vostre vite e siate voi stessi e Feriy vi abbraccerà come un padre, il migliore dei padri. Lui non è altro che verità, talmente tanto inaccettabile da venir chiamata menzogna! Padre... rendici liberi!"
Ed anche la giovane umana vicino al Campione prende a parlare sul palco:
""Non v'è devozione senza conoscenza.. Non v'è conoscenza senza lo studio. Ho sentito che Feriy è inganno.. Poca cosa in vero. Noi siamo la tela bianca sulla quale il duplice verga i suoi dettami. Pochi sono i dogmi da ciechi seguiti, poche le domande da rivolgersi. Il tutto e il niente nel contempo, cent'anni di nulla per prepararsi ad un giorno che è il tutto per il dio e solo in suo nome degno di essere vissuto. Non stereotipate il duplice all'inganno, alla pozionistica. cosa sarebbe un inganno se non avallato dalla suprema conoscenza? Preparativi per accoglierne, gli stolti alzino lo sguardo. "
Maschere che si muovono, una più alta, una più bassa, dorate a coprire il viso. [Non limite la mente... Come dice la buon signora Alata, ma non siate sciocchi da seguire
Come dice la buon signora Alata, ma non siate sciocchi da seguire tutto ciecamente, ragionate, create, disfate e perchè no, invocate. Nel bisogno, nell'essenza del piacere, quando semplicemente vi viene in mente di dire...] e la voce maschile della maschera più bassa, con ovviamente un corpo si ferma. Mentre la viola più alta, probabilmente un uomo con voce femminile procede. [Figurarsi Feriy è piacere. Orsù gente, non siate restii, provate tutto, provate e vedrete, se non provate non conoscete, se non conoscete come sapete? Dice bene Raswa-Ti, la conoscenza sicuramente serve... Ma dei vizi, la conoscenza, è quella più decente...] una risata contemporanea delle maschere[Suvvia...] partono insieme, la maschile di voce (maschera femminile più bassa) procede [Con Feriy, v'è libertà, v'è ogni sorta di possibilità, che possiate distruggere o creare...] e l'altra maschera prosegue con voce diversa, si come sul palco [L'importante è che il caos vien portato, in ogni modo, in ogni loco, ogni persona, che faccia caos è ben accetta, anche se prima stava...] gesticola la maschera maschile più alta, con la mancina verso Raswa-Ti a scacciarla come un insetto volante [Con la signora.] insomma anche feriy è li. E le maschere si voltano verso la gente
[Non vi chiedo adorazione, non vi chiedo certezza, vi chiedo solo di essere essenza, voi stessi signori e signore, nessuno vi lega, nessuno vi picchia... Ben inteso...] si muove leggermente indietro [Se vi piace, si...] ridacchia nuovamente in duplice copia.
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Ed infine l'officiante richiama colei che è celebrante di Khorr.
Ella prende parola, salendo sul palco:
"Oppure potreste non chiedere nulla. E agire direttamente. Vi parleranno di Khorr, dio della guerra, dio della Forza, dio del Coraggio. Vi diranno che egli è il Dominatore e che ogni cosa crolla sotto il suo peso. Che egli schiaccia gli indegni, sottomette i deboli e opprime chiunque non viva all'ombra della sua gloria e del suo credo. Anche io vi parlerò di Khorr. Guerra, Forza, Coraggio. Lo celebrerò vivendo della sua verità, senza richieste, senza invocazioni, senza preghiere. Poichè egli non ne accetta, concede iol proprio sguardo solo a chi si dimostra in grado di sostenerlo. Khorr è Guerra: parla di protezione, ma anche di distruzione. E Sangue. Khorr è Forza: la sua natura è il dominio, non la scellerata sottomissione. Diffidate di chi sostiene che l'oppressione sia la via per raggiungerla, poichè egli è in realtà debole. La vera Forza non ha bisogno di schiacciare: viene riconosciuta. Khorr è Coraggio: La sua strada è percorribile solo da chi ha la tempra per fronteggiare, prima di ogni guerra, sè stesso. Ascoltate il clangore del suo Martello, seguitelo... e sarete in grado di affrontare ogni cosa. "
Il rumore ha scosso gli animi dei più sovrastando un istante la musica degli artisti, rimane Khorr, prende quello che vuole, non chiede, non da, pretende di avere. Una fede forte, nel senso della parola, del più forte o comunque di chi agisce direttamente per quanto vuole, per quanto desidera. [Io non chiedo, prendo nel momento del bisogno, quando la gente trema ci sono miei fedeli che difendono tutti, anche qui, tra la milizia, oltre i confini del Thalas, solo chi ha la fibra di sostenere la mia forza, può utilizzarla, tramite mezzi più adatti ai mortali.] una esplicazione forse la sua.
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Voci narrano che vi era anche la presenza del settimo. Di colui che non era stato formalmente invitato. Di colui che ha officiato e che ha rivolto parole a tutti. Voci narrano che Shanaas era presente per tutto il giorno in un augurio che, ben presto, tutti potranno sì servire gli altri..ma arriveranno da lui.
[Modificato da IagoMcFerhuis 07/05/2019 19:52] |